La Biblioteca Statale di Lucca ha avuto origine dalla Biblioteca dei Canonici Lateranensi di S. Frediano, istituita dall’abate Girolamo Minutoli nel XVII secolo. È soltanto nel 1780 però, dopo il pontificio di Pio VI, che la Biblioteca acquista vita ufficiale e diventa parte dell’Istituto per i pubblici studi “Pio Istituto S. Frediano”. Il nucleo iniziale della Biblioteca, di circa 5000 volumi, si arricchisce nel tempo di molti acquisti e doni.
Nel maggio del 1791 le venne concesso, dalla Repubblica Aristocratica Lucchese, il diritto di stampa, ossia il diritto di ricevere gratuitamente da tutte le tipografie dello Stato Lucchese qualunque libro che venisse da esse stampato. Nel 1794 la Biblioteca venne aperta al pubblico.
Con l’annessione di Lucca al Regno d’Italia, anche la Biblioteca passa al nuovo Stato, che stabilì di darle una sede più ampia. Attraverso una permuta tra il Demanio nazionale e il Municipio di Lucca, la Biblioteca si poté trasferire, nell’agosto del 1877, nei locali più ampi dell’ex-convento di S. Maria Corteorlandini dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, l’attuale sede, che erano stati ripristinati e adattati al nuovo uso. Il problema dei locali era diventato urgente già nel 1866 dopo l’acquisizione di circa 90000 volumi appartenenti alle biblioteche ecclesiastiche dei conventi soppressi dal Regio Decreto 3036.
L’Istituto ha continuato la sua vita pubblica e culturale trasformando e ampliando i suoi locali e incrementando le sue raccolte librarie sia con acquisti che con doni di intere biblioteche private.
La Biblioteca ha cambiato la sua denominazione da Pubblica a Governativa nel 1885 e, nel 1967 è diventata Statale.
Attualmente dipende dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore, la sua attività è stabilita dal Regolamento per le Biblioteche pubbliche statali (D.P.R. 417/1995) e da un Regolamento interno.